25.11.11

XCVI (Re)leituras - Ni Droite, Ni Gauche, da Zeev Sternhell, Romantisme fasciste, da Paul Sérant, Fascismo Monarchico, da Francesco Perfetti e Mussolini - una Biografia, da Renzo de Felice - Commentari di André Bandeira

Ho riletto questi quatro volumini, in cerca di un ricordo esatto in torno al senzo del «Futurismo». Una indagine veloce sul «Futurismo» lascia chiaro che ci sono vari tipi, doppo il «Manifesto futurista», apparso sulle pagine dal «Le Figaro» in 1909, e sottoscrito da Filippo Tommaso Marinetti, natto nella «barca rossa» di Alessandria d'Egitto e figlio di un ricco uomo d'affari. In testa, ci sono due tipi, notevolmente il russo, protagonizzato da Mayakovsky, e l'italiano, protagonizzato da Marinetti. Si può vedere che il Futurismo è una buona occasione intteletuale di provare che strema destra e strema sinistra sono cuccioli della stessa lupa. Ed, infatti, la paùra che brucia nel fuoco del palcoscenico spinge la fretta di nascondere questa genealogia commune. Nonostante,anziché esposta alla luce, quella è una verità alla mettà. Il programa del Partito Futurista, cotto in un'epoca dove soldati, arditi delle trincee della Prima Guerra Mondiale, avevano l'inspirazione per diventare artisti (perché le classi aggiati fornivono volontari per il fronte) parlavano di «uomini nuovi», di un Parlamento di tecnici, di uguaglianza tra uomini e donne, di suffraggio universale, di Guerra come igiene della società. È vero che il Fascismo si assomiglia molto al Comunismo, però il Fascismo è morto appena nato, mentre che il Comunismo è passato della Guerra civile universale, alla rivoluzione permanente, per finire nel colpo di stato senza fine. Il Fascismo aveva un personnagio superiore nel pensiero, però magari scivolante nella morale: Giovanni Gentile. Invece, Gentile era un liberale e, per lui, il Fascismo era una transizione per una societá liberale oppure, in somma, una modernizzazione del'Italia e la vendetta del Risorgimento riuscito. Secondo loro stessi, i futuristi erano «Contra Gentiles» e la migliore Arte prodotta del Fascismo veniva da Ezra Pound, chi era norteamericano e magari un neo-classico, e Pirandello, chi era un romantico. Il Futurismo è inferiore à Pirandello, nella Letteratura, ed inferiore al Cubismo, o al Surrealismo, nella Pittura e la sculptura. L'Architettura fascista è neo-classica, non è futurista. Che voglio dire con tutto questo? Che il futurismo aveva una onestà degli atti, parecchio all'imaturità delle idee, mentre che il Fascismo ed il Comunismo se ne servirono, molto coscenti de quello a che venivano. È il Futurismo colpevole? Certo che è. Idee che si svolgono nel'eter degli effeti propagandistici non sono idee, sono aggressioni. E la violenza è mala consigliera della Belleza. Oggi si è attualizato, nel senso del'«atto puro» di Gentile, il Governo dei tecnici, però l'idea è venuta dei futuristi. Ci sono idee che anzichè sottolineate da agressioni, non hanno niente a vedere con gli atti. Anzitutto si nascondono in dietro per non essere sfidate.

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